9 marzo 2009

E' la stampa, bellezza

Dopo una settimana di sfilate nelle capitali della Moda (New York, Londra, Milano, Parigi) arriva, puntuale come una sbronza di Amy Winehouse, la temuta rassegna stampa che decreta vinti e vincitori delle passerelle. Le penne del giornalismo mondiale lucidano le proprie tastiere per recensire dettagliatamente ciò che si è riusciti a scorgere seduti in front row o, per i meno fortunati, qualche fila più il là. Inutile dire che sono soprattutto i fashion designers ad attendere con ansia questi bollettini di guerra. Le firme italiane sono spesso meno autorevoli in fatto di coerenza perchè poco pungenti o troppo solidali con le Maison (che, nonostante tutto, riempiono di attenzioni i colleghi stranieri). Al di là della Manica e negli States vige invece la più stretta disponibilità ad esaltare o distruggere una collezione che si ritiene entusiasmante o irriducibilmente deludente. A seguito della settimana della Moda milanese conclusasi qualche giorno fa (e a mio avviso poco esaltante se paragonata a quella di Parigi) ecco un valido esempio di quanto appena postulato. Protagonisti dei ritagli mediatici la sperimentale Miuccia Prada e il duo di ex-enfant prodige Dolce&Gabbana.
«Prada: è per lei che veniamo a Milano» Fashion Week Daily «La straordinaria collezione di Ms Prada offre ciò che si è ormai perso: intimità, contatto vero con le persone» The New York Times
«La passerella di stasera è stata bellissima, Ms Prada fonde il genio nel suo reame» Vogue UK«La cosa più gentile da dire sul superficiale tributo al Surrelismo di Dolce&Gabbana (inteso alla Jeff Koons) è che il duo sarà stato troppo impegnato sul lancio della loro linea di make up per dare un'occhiata al loro show fatto di maniche alla Mickey Mouse e riferimenti ad Elsa Schiaparelli» The Internation Herald Tribute «Dolce & Gabbana nel loro disperato bisogno di attenzione» Vogue UK
«Lo sperpero in materiali di lusso e in bellezza cinematografica non ha mai fine» Style.com
Dolci come miele o troppo golosi di yogurt? A voi l'ardua sentenza.


THE POWER OF PRESS. Today as always at the end of the fashion weeks it's very important to read press review. Sometimes it could be soft, other times less sweet. Here they are two examples from last Milano Fashion Week, the main charactes are Miuccia Prada and Dolce&Gabbana.
Now this is why we come to Milan,’ said one top editor while exiting into the rain. Fashion Week Daily
What Ms. Prada’s remarkable collection offered was something that has been lost to other values — and that is intimacy, real contact with people’s lives. The New York Times
Tonight’s show was very beautifully executed — Mrs. Prada allows wit within her fashion realm. Vogue UK
The kindest thing to say about Dolce & Gabbana’s superficial tribute to the Surrealists (by way of Jeff Koons) is that the design duo must have been too busy on their new line of makeup to take a clear look at this show of Mickey Mouse shoulders . . . and Elsa Schiaparelli references. The International Herald Tribune
The spending on luxe materials and a cinematic level of beauty never ceased. Style.com Dolce & Gabbana in all its attention-seeking glory. Vogue UK

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ho guardato con attenzione le diverse collezioni..e devo dire che quella di Miuccia..non è proprio il massimo!mi è piaciuto molto De la renta, oltre ai vari Versace e Gucci (Frida Giannini sta facendo un lavoro fantastico!!)..ma anche Armani..Emporio. In assoluto però..Valentino!!
sono daccordo per D&G...sarà un momento no..anche la creatività..ha bisogno di un momento di stop per ossigenarsi!!!

un mega kiss...by..blonde inside!
;-)

Anonimo ha detto...

Sicuramente la collezione di Dolce e Gabbana ad alcuni potrà risultare eccessiva, ma sappiamo anche bene come loro siano sempre un pò al di sopra delle righe. Conoscendoti e sapendo che i due non sono affatto tra i tuoi prediletti, ti chiedo: se l'avesse fatto qualcun'altro saresti stato dello stesso parere? Perchè se Marc Jacobs cerca di svecchiare il logo Vuitton ispirandosi a Stephen Sprouse (con alcune creazioni che ho avuto modo di osservare dal vivo, a mio parere, davvero kitsch!)viene considerato un genio, mentre loro che utilizzano il rosa shocking della Schiapparelli hanno un "disperato bisogno di attenzione"? Non credi ci sia una sorta di pregiudizio di fondo???
Ti voglio bene lo stesso però! ;D Gabry

Dorian Gray ha detto...

Marc Jacobs ha collaborato personalmente con Stephen Sprouse anni fa e, dopo la sua scomparsa, si è solo limitato ad utilizzare progetti già presenti nell'archivio Vuitton (ad esempio, in origine le scritte graffiti erano solo beige, ora vengono presentate anche in colori fosforescenti) palesando a tutti la fonte di ispirazione e intitolando all'artista la collezione.
Domenico Dolce & Stefano Gabbana non hanno assolutamente fatto riferimento alla Schiapparelli, sono stati i giornalisti a collegare la loro presentazione ai noti abiti della stilista francese vicina al Surrealismo, alcuni lo chiamerebbero "prendere spunto da", altri "copiare". La moda, come tutti i campi artistici, è soggetta al gusto personale ed io prediligo chi innova, chi sa osare davvero restando coerente col proprio stile e soprattutto chi, in tempi di recessione, riesce a mediare tra fantasia e fruibilità (sfido chiunque ad indossare l'80% dei capi passati sulla passerella di Dolce & Gabbana!)

Marc Jacobs, Donatella Versace, Tom Ford ed altri sono oggettivamente tra i miei fashion designers preferiti ma, se si presenterà l'occasione, non mi tirerò indietro nel criticare le loro creazioni.
(Ad esempio non ho apprezzato completamente la collezione donna F/W 2009 Versace)

Anonimo ha detto...

Mamma mia che titoli acidi...sinceramente sono tro... Mamma mia che titoli acidi...sinceramente sono troppo golosi di yogurt (forse anche scaduto!)!!!
Dai, può capitare che una collezione attiri meno attenzione di un'altra..mica si possono sempre pretendere abiti belli ogni volta...la fantasia a volte si esaurisce ;)
E poi non capisco perchè + gli abiti sono stravaganti e + piacciono...in me si scatena proprio una reazione contraria!
Un bacione grande al mio mitico Marco!
TVB
Silvia ;)

ps. Non so ancora come ringraziarti! Lo scrivo anche qui...Grazie per il PINGUINOOOOOOOOO!!!! bacionissimi ;)

Dudù (Schimera Antonio) ha detto...

la sfilata di prada per l'inverno, come ho scritto nel mio blog, è molto interessante, poi lei si mette in gioco sempre, rischiando, e fa bene... non è mai simile a se stessa... esprime dei concetti più che voler vestire e questo mi piace.
Certo, io quelle galosce non le metterei mai, e i cappotti dallo spirito centro sociale non mi esaltano... il resto è stato delizioso... Lei, lo sappiamo tutti, è una grandissima.

Per quanto riguarda Dolce & Gabbana, tutti ne parlano male e tutti li comprano. Preferisco la collezione per quest'estate, decisamente più originale... quella per l'inverno sembra un'eco ricalcata sulla precendente, troppo simile concettualmente.

Le vendite della stagione scorsa testimoniano che comunque la crisi tocca sia uno che l'altro ma entrambi i marchi, con Armani, si pongono al vertice delle vendite.

Il male per me, più che Dolce e gabbana (che non incontrano totalmente il mio gusto), è Armani.
Poi, ovviamente, si parla sempre di gusto personale