25 ottobre 2010

Una goccia

Le modelle sono: anoressiche, malate, pelle e ossa, denutrite e, ovviamente, un cattivo esempio per le teen-agers. La simpatica casalinga di Voghera o il vicino di posto sul tram potrebbero concordare con i classici luoghi comuni che da anni ruotano intorno alle passerelle. Queste giovani ragazze sono semplicemente alte, talvolta bionde, a volte (sempre più spesso) straniere e incarnano per questo un modello di femminilità diverso da quello, tutto mediterraneo (dalla Loren alla Bellucci, per intenderci), che da anni caratterizza(va) le ragazze nostrane, almeno secondo la "massa". Sono malate? No. Sono denutrite? No (e qualcuno si prenda la briga di dare un'occhiata ai nutriti buffet allestiti nei backstage delle sfilate). Sono pelle e ossa? Se paragonate a Valeria Marini forse si ma, tutto sommato, qualunque cosa le differenzi dalla Marini non è che un bene. Su una cosa sono d'accordo, se per motivi stilistici ed estetici una ragazza taglia 38 veste meglio in passerella un abito sirena non è detto che la Bellezza debba per forza essere rappresentata solo ed esclusivamente dalle modelle in sfilata. Fino a qualche tempo fa le riviste di settore proponevano modelle, attrici, cantanti ed esponenti del così detto show-business tutte accomunate da un corpo snello, magro, longilineo. Oggi non è più così. 

La cantante della band The Gossip, tale Beth Ditto, è diventata una vera e propria icona fashion tanto da meritare decine di copertine (tra cui quella del rinomato semestrale LOVE edito da Condé Nast, gente che di Moda ne sa qualcosa, nonché Dazed&Confused), ha allietato il party parigino al Fendi O' durante la settimana della moda dopo essere stata invitata da Karl Lagerfeld in persona (Karl Lagerfeld!), direttore artistico del brand romano e di Chanel. Come una Kate Moss qualsiasi ha anche disegnato una collezione di abiti a suo nome per il marchio Evans. Stessa storia per la cantante Jennifer Hudson, finita sulla cover della Bibbia: Vogue America (diretta da quella simpaticona di Anna Wintour).
Anche le big star del piccolo e grande schermo stanno impazzando sui magazine di settore, la talentuosa protagonista del film premio Oscar Precious, Gabourey Sidibe, è stata immortalata da Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin per il numero speciale di V Magazine dedicato alle taglie, dalla XS alla XXL. Quel capolavoro televisivo che è Glee ha infine portato alla ribalta la sorridente Amber Riley nel ruolo (un pò stereotipato) di Mercedes Jones, idolo di migliaia di teen-agers (che tanto stupide non sono se hanno desistito dall'inforcare il rasoio dopo aver visto la pelata di Britney qualche anno fa). Infine il sito di Vogue Italia ha dedicato una sezione Curvy a chi vanta un fondoschiena modello Jennifer Lopez.
Insomma, BASTA con questa storia che che l'unica bellezza valorizzata sia quella "da modella". Certo, la maggioranza delle riviste in edicola propone ancora Claudia, Naomi, Sasha, Daria e Bianca sulle copertine ma, se paragonata al passato, la situazione è decisamente migliorata. Sarà una goccia nell'oceano? Forse, ma, date le dimensioni, sarà difficile evitare che si propaghi a macchia d'olio.

ps. questo post è stato ispirato dalla pseudo-conduttrice Barbara D'urso che, qualche settimana fa, ha annunciato un servizio sulla settimana della Moda milanese parlando di "ambiente pericoloso". Personalmente ritengo allarmante pensare a come lei (e i suoi programmi) influenzino queste benedette teen-agers!

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ben fatto Dorian, bel post.
Hai scelto un bell'argomento per il tuo ritorno come blogger. In effetti era da un po' che mi chiedevo come mai non scrivessi più...
Bentornato. ;)

Ariko ha detto...

Bravo!! Sono pienamente d'accordo con te!

Anche io tempo fa ho scritto un post sull'argomento... http://www.designcatwalk.com/does-size-really-matter/

Siamo in sintonia! :)

Dorian Gray ha detto...

Grazie ad entrambe.
Compliemti per il tuo blog Arika, I really appreciate it.